sabato 26 marzo 2016

IL MISTERO DELLA MIA PASQUA



In questo santo sabato di silenzio, vi proponiamo un brano tratto dal libro "Il mistero della mia Pasqua". L'autrice è una mistica anonima, la quale riporta gli insegnamenti ricevuti dal Cristo nei momenti di confidenza spirituale con Esso.

Non importa se crediate o meno alla realtà di tale contatto spirituale tra Gesù e la mistica, che mantiene la sua riservatezza nell'anonimato. Riteniamo, tuttavia, che in questo brano sia sottolineata dal Risorto l'importanza suprema del Silenzio nel progetto realizzativo della "salvezza".

Questa spiegazione delle Scritture, che si mostra nella sua audace novità, è di certo degna di attenzione per coloro che sono in cammino verso la realizzazione della conoscenza in sé, in quanto essa mostra, nelle vicende della resurrezione, la forza operativa del silenzio, come momento supremo della "comprensione".

S.G.M. Arjuna

AMA IL SILENZIO DELLA TOMBA

Leggi Luca 23,55-56 ed è l'ultimo brano della passione che ti propongo, poi seguiranno gli incontri dopo la mia risurrezione:

"Le donne che erano venute con Gesù dalla Galilea seguivano Giuseppe; esse osservarono la tomba e come era stato deposto il corpo di Gesù, poi tornarono indietro e prepararono aromi e olii profumati. Il giorno di sabato osservarono il riposo secondo il comandamento".

In questo giorno apparentemente non succede nulla. I discepoli mi hanno seppellito in fretta, riservandosi di farlo con più cura dopo la festa. E la salvezza prosegue la sua opera. Perché il Padre mio non cessa di amare il mondo, e per mezzo della mia morte gli uccisori stanno per entrare nell'eredità.

La mia discesa agli inferi, che la mia Chiesa proclama come uno dei dati importanti della sua fede, manifesta il mio invio in missione verso tutti quelli che già riposano, per annunziare loro che riposano in me, e che in me e con me possono risorgere. Devi comprendere come la missione è, per la maggior parte del suo tempo, silenziosa, perché non è un'intrusione brutale mia nella vita degli uomini, ma un lento germinare.

Occorre parecchio tempo a un cuore umano per accettare l'amore del Padre mio e lasciarsi abitare da lui. Non calcolare mai i frutti di quello che fai, non misurare troppo presto i successi, né lasciarti prendere dalla desolazione per le apparenti disfatte. Accetta, qualche volta, il silenzio del Padre. Anche io l'ho accettato sulla croce e nel mistero della mia morte. Il tempo della tua preghiera silenziosa sia un tempo privilegiato in cui ti rendi disponibile affinché il Padre agisca in te nel modo che gli sembra migliore.

Impara a vivere la tua Eucaristia come un mistero di silenzio. Ogni celebrazione è, certamente, ricca del mistero della mia Parola, di tutta la Scrittura che viene letta e deve essere il pane della tua fede. Ma poi viene il tempo del silenzio; raccogliti alla mia dolce presenza, liberati dai pensieri inutili; stai lì, felice di portarmi dentro di te, perché a poco a poco io ti faccia rassomigliare sempre più a me e ti unisca alla mia Pasqua.

Ama il silenzio della tomba, sapendo quanto è portatore di vita!

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