giovedì 28 gennaio 2016

Il Codice dei Cavalieri Eidon


                                              

“Cavaliere, ascolta!”

- L’investitura che ricevi in quest’Ordine richiede coraggio, ardore e discriminazione. Perseverando nel lavoro svilupperai, silenzioso, i frutti del loro motivo.

- Nei tempi oscuri di questa generazione, l’Ordine ti potrebbe convocare per difendere la luce della consapevolezza nell’umanità; ma, ricorda! Qualsiasi azione che sarai chiamato a compiere, anche la più giusta, è pura illusione.

- Il tuo vero compito è realizzare l’Io sono. Tutto il resto è vanità.

- Per realizzare il tuo dovere, sono necessarie molte qualificazioni; ma le più importanti sono due e queste hanno la potenza di sviluppare tutte le altre in egual misura. Il tuo “cavallo” è la forza dell’ardente desiderio di liberazione, la tua “spada” la capacità di discriminare tra reale e non reale. Evoca in te queste due fondamentali qualificazioni, tutto il resto ti sarà dato.

- Il Cavaliere Eidon, in realtà, combatte la propria ignoranza e l’illusione del mondo senza alcun sostegno. Egli salta nell’abisso dell’Essere rinunciando alle forme e, nel silenzio…, riconosce la sua reale Identità. Questo richiede il più grande coraggio! Pochi sono gli uomini che manterranno “ferma” la mano sulla propria spada.

- Cavaliere! Perché continui a coltivare le conoscenze esoteriche dei fenomeni? Non hai compreso che tutto è illusione!? Taci, sii silenzioso, ferma ogni movimento nella tua Coscienza; tutto il resto è divenire, apparenza, semplice allucinazione.

- Qualsiasi “esperienza” tu possa fare nella via spirituale è divenire, evoluzione; ma “andando non si arriva mai”. Non cercare, già sei ciò che pensi di dover diventare. Fermati e sarai!

- Ogni volta che intraprendi un’azione, anche la più elevata, chiediti: “Perché lo faccio?”. Sii autentico in questa riflessione e, vedrai, la risposta sarà sempre: “Per mera gratificazione”. Se sarai chiamato ad agire fallo per la Gloria di Dio, non per te. Il distacco dai frutti dell’azione è essenziale nella Via. Se così agirai, forte nella Conoscenza e nel silenzio, diverrai l’Eterno.

- Nel sentiero che ti porta all’Essere, non respingere gli oggetti della tua brama. Cerca la causa del desiderare e, con pazienza, amorevolezza e discriminazione adoperati nel rettificare. Troverai la divina beatitudine, in totale assenza di desiderio. Comprendi, Cavaliere! Perché desiderare significa soffrire.

- Utilizza l’intero universo; ma non ti attaccare a nulla. Qualsiasi oggetto tu potrai ottenere nel mondo delle forme sarà conquistato per poi essere perduto.

- Quando ti troverai immerso nella selva dell’illusione, attaccato dai “guardiani” e preda dell’inganno, nei momenti in cui non vedrai più la Via che porta alla Verità, non temere. Resta quieto… Ti sveliamo la regola per ritrovare il sentiero: tutto ciò che è percepito, che è visto, in quanto percepito e visto, “non è”, rappresenta “il secondo”. La Realtà è totale assenza di manifestazione. E questa è la tua reale Identità.

- La Non Dualità è il livello ultimo della Conoscenza. Ma, ricorda! Senza umiltà, la Sapienza è superbia. Ciò che apprenderai in questo Ordine ti porterà alla semplice conoscenza di ciò che già sei; ma tutto ciò deve essere colto con semplicità e naturalezza.

- Per quanto, nel mondo, nella realtà relativa e impermanente osserviamo le differenze tra gli uomini, sul piano dell’Essere siamo Unità Coscienziale. Tieni, quindi, sempre a mente questa regola: “Nessuno ti è superiore e tu non sei superiore a nessuno”.

- Cavaliere! Pur riconoscendo l’affermazione “en to pan”, “tutto è uno”, l’Ordine rappresenta la gerarchia nel mondo dell’apparenza; perché riconosce l’esigenza di attenersi ai doveri del proprio stato per acquisire i mezzi preliminari necessari all’ascesi. Se intuisci questo: Taci! Obbedisci! Comprendi!

- Il Cavaliere non si contrappone a nulla. Se fosse chiamato a combattere, lo farebbe senza alcuna identificazione.

- Non cercare di convincere nessuno della tua Verità, tienila nel silenzio del tuo cuore e mostra i suoi frutti nella tua vita. Rammenta sempre la legge universale: “Chiedi e ti sarà dato”.

- Gesù affermava: “Ama il prossimo tuo (come) perché è te stesso”. Oppure: “Tutte le cose, dunque, che volete che gli uomini vi facciano, anche voi dovete similmente farle a loro”. Con le parole attribuite a Confucio, possiamo indicarti un’ulteriore conferma di questa regola, nei termini della negazione: “Ciò che non vuoi che sia fatto a te, non farlo agli altri”. E, ancora, Gesù: “Amate i vostri nemici”. Comprendi anche questo insegnamento: “Io sono la Via, la Verità e la Vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di Me”. Con alcune frasi emblematiche quest’Ordine ti indica la necessità di portare alla dissoluzione ogni dualità nella tua vita affinché tu possa tornare al Padre tuo, all’assoluto Essere; perché: “Tat Tvam Asi”, “Tu sei Quello”.




 “Possa a tutti arridere la vittoria sulla grande illusione”

                                                                  
                                                               Raphael

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