“Cavaliere,
ascolta!”
- L’investitura che
ricevi in quest’Ordine richiede coraggio, ardore e discriminazione.
Perseverando nel lavoro svilupperai, silenzioso, i frutti del loro motivo.
- Nei tempi oscuri di
questa generazione, l’Ordine ti potrebbe convocare per difendere la luce della
consapevolezza nell’umanità; ma, ricorda! Qualsiasi azione che sarai chiamato a
compiere, anche la più giusta, è pura illusione.
- Il tuo vero compito è
realizzare l’Io sono. Tutto il resto è vanità.
- Per realizzare il tuo
dovere, sono necessarie molte qualificazioni; ma le più importanti sono due e
queste hanno la potenza di sviluppare tutte le altre in egual misura. Il tuo
“cavallo” è la forza dell’ardente
desiderio di liberazione, la tua “spada” la capacità di discriminare tra reale e non reale.
Evoca in te queste due fondamentali qualificazioni, tutto il resto ti sarà
dato.
- Il Cavaliere Eidon, in
realtà, combatte la propria ignoranza e l’illusione del mondo senza alcun
sostegno. Egli salta nell’abisso dell’Essere rinunciando alle forme e, nel
silenzio…, riconosce la sua reale Identità. Questo richiede il più grande
coraggio! Pochi sono gli uomini che manterranno “ferma” la mano sulla propria
spada.
- Cavaliere! Perché
continui a coltivare le conoscenze esoteriche dei fenomeni? Non hai compreso
che tutto è illusione!? Taci, sii silenzioso, ferma ogni movimento nella tua
Coscienza; tutto il resto è divenire, apparenza, semplice allucinazione.
- Qualsiasi “esperienza”
tu possa fare nella via spirituale è divenire, evoluzione; ma “andando non si
arriva mai”. Non cercare, già sei ciò che pensi di dover diventare. Fermati e
sarai!
- Ogni volta che
intraprendi un’azione, anche la più elevata, chiediti: “Perché lo faccio?”. Sii
autentico in questa riflessione e, vedrai, la risposta sarà sempre: “Per mera
gratificazione”. Se sarai chiamato ad agire fallo per la Gloria di Dio, non per
te. Il distacco dai frutti dell’azione
è essenziale nella Via. Se così agirai, forte nella Conoscenza e nel silenzio,
diverrai l’Eterno.
- Nel sentiero che ti
porta all’Essere, non respingere gli oggetti della tua brama. Cerca la causa
del desiderare e, con pazienza, amorevolezza e discriminazione adoperati nel rettificare. Troverai la divina beatitudine, in totale assenza di
desiderio. Comprendi, Cavaliere! Perché desiderare significa soffrire.
- Utilizza l’intero universo;
ma non ti attaccare a nulla. Qualsiasi oggetto tu potrai ottenere nel mondo
delle forme sarà conquistato per poi essere perduto.
- Quando ti troverai
immerso nella selva dell’illusione, attaccato dai “guardiani” e preda
dell’inganno, nei momenti in cui non vedrai più la Via che porta alla Verità,
non temere. Resta quieto… Ti sveliamo la regola per ritrovare il sentiero:
tutto ciò che è percepito, che è visto, in quanto percepito e visto, “non è”,
rappresenta “il secondo”. La Realtà è totale assenza di manifestazione. E
questa è la tua reale Identità.
- La Non Dualità è il
livello ultimo della Conoscenza. Ma, ricorda! Senza umiltà, la Sapienza è
superbia. Ciò che apprenderai in questo Ordine ti porterà alla semplice
conoscenza di ciò che già sei; ma tutto ciò deve essere colto con semplicità e
naturalezza.
- Per quanto, nel mondo,
nella realtà relativa e impermanente osserviamo le differenze tra gli uomini,
sul piano dell’Essere siamo Unità Coscienziale. Tieni, quindi, sempre a mente
questa regola: “Nessuno ti è superiore e tu non sei superiore a nessuno”.
- Cavaliere! Pur
riconoscendo l’affermazione “en to pan”,
“tutto è uno”, l’Ordine rappresenta la gerarchia nel mondo dell’apparenza;
perché riconosce l’esigenza di attenersi ai doveri
del proprio stato per acquisire i mezzi preliminari necessari all’ascesi.
Se intuisci questo: Taci! Obbedisci! Comprendi!
- Il Cavaliere non si
contrappone a nulla. Se fosse chiamato a combattere, lo farebbe senza alcuna
identificazione.
- Non cercare di
convincere nessuno della tua Verità, tienila nel silenzio del tuo cuore e
mostra i suoi frutti nella tua vita. Rammenta sempre la legge universale:
“Chiedi e ti sarà dato”.
- Gesù affermava: “Ama il prossimo tuo (come) perché è te
stesso”. Oppure: “Tutte le cose,
dunque, che volete che gli uomini vi facciano, anche voi dovete similmente
farle a loro”. Con le parole attribuite a Confucio, possiamo indicarti
un’ulteriore conferma di questa regola, nei termini della negazione: “Ciò che non vuoi che sia fatto a te, non
farlo agli altri”. E, ancora, Gesù: “Amate
i vostri nemici”. Comprendi anche questo insegnamento: “Io sono la Via, la Verità e la Vita. Nessuno
viene al Padre se non per mezzo di Me”. Con alcune frasi emblematiche
quest’Ordine ti indica la necessità di portare alla dissoluzione ogni dualità
nella tua vita affinché tu possa tornare al Padre tuo, all’assoluto Essere;
perché: “Tat Tvam Asi”, “Tu sei Quello”.
“Possa a tutti arridere la vittoria
sulla grande illusione”
Raphael
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