Immagine dal Blog "Advaita Vedanta" di Paolo Proietti
Il Sovrano Ordine dei Cavalieri Eidon agisce
nell’insegnamento attraverso la Catena Iniziatica ininterrotta dei Maestri del
Vedanta Advaita, in quanto questa Tradizione è a tutt’oggi una meravigliosa
Conoscenza attiva e realizzativa.
Ci sono stati nella storia molti insegnamenti metafisici,
alcuni sono presenti ancora oggi, come lo è appunto l’Advaita.
Da una citazione di un testo di Raphael, Maestro Advaita dei
nostri tempi, possiamo cogliere una sintesi dell’impostazione Metafisica e di
alcune tradizioni che l’hanno tramandata nei millenni. Il testo è “La Triplice Via del Fuoco”, Ed. Āśram Vidyā, ora, "Associazione
Ecoculturale Parmenides".
“La metafisica va di là
da tutte le scienze profane e anche sacre, quindi non è cosmologia, né
ontologia che fa riferimento all’Uno principiale. Il sentiero metafisico, in
riferimento alla Qabbālāh, è quello dell’Ain Soph, all’Alchimia è quello che
risolve lo stesso Zolfo, al Vedānta è quello del Nirguṇa o Turīya. Per
Platone-Plotino è la realizzazione dell’Uno-Bene, che trascende lo stesso
Essere o Uno Molti”.
Il Sovrano Ordine dei Cavalieri Eidon, per mostrarsi, ha utilizzato un
nome greco, Εĩδον, tempo aoristo del
verbo greco Οράω (vedere), per il
quale è stato presentato un articolo dedicato in questo blog, dal titolo: “Εĩδον – vedere, conoscere, sapere”.
Questo termine, consigliato da Raphael per la nostra intenzione, descrive,
nei termini occidentali, quello stato di realizzazione non duale che, di per
sé, non può essere limitato ad un contesto tradizionale particolare.
La scelta di tale nome vuole quindi testimoniare l’Unità sottostante a tutti i rami della tradizione metafisica. La quale ha mostrato “… quella Realtà assoluta che costituisce il
fondamento del divenire e che è prospettata dagli insegnamenti tradizionali
dell’Occidente e dell’Oriente: l’Uno-Uno o Uno-Bene di Platone, l’Uno di
Plotino, l’Uno-senza-secondo di Śaṅkara”.
(Dalla seconda di copertina del libro “Fuoco
di Risveglio – unità nel cambiamento”, Raphael, Ed. Āśram Vidyā).
L’unità della tradizione metafisica nella sua universalità è,
quindi, il nostro bagaglio iniziatico essenziale. Tuttavia, come già
evidenziato, l’Ordine studia e pratica l’operatività particolare del Vedanta Advaita.
Se un
percorso iniziatico è realmente operativo, pur riconoscendo l’universalità della Conoscenza
non duale nelle sue molteplici forme, deve prospettare la pratica di un solo insegnamento,
perché ogni "ramo" della tradizione ha una sua particolare modalità operativa, che non
può essere elusa dall’ingenuità o dalla dannosità di qualsivoglia forma di
sincretismo iniziatico.
Arjuna
Eques a Silentio
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