venerdì 8 gennaio 2016

L’Insegnamento nell'Ordine e il Vedanta Advaita





Immagine dal Blog "Advaita Vedanta" di Paolo Proietti



Il Sovrano Ordine dei Cavalieri Eidon agisce nell’insegnamento attraverso la Catena Iniziatica ininterrotta dei Maestri del Vedanta Advaita, in quanto questa Tradizione è a tutt’oggi una meravigliosa Conoscenza attiva e realizzativa.

Ci sono stati nella storia molti insegnamenti metafisici, alcuni sono presenti ancora oggi, come lo è appunto l’Advaita.

Da una citazione di un testo di Raphael, Maestro Advaita dei nostri tempi, possiamo cogliere una sintesi dell’impostazione Metafisica e di alcune tradizioni che l’hanno tramandata nei millenni. Il testo è “La Triplice Via del Fuoco”, Ed. Āśram Vidyā, ora, "Associazione Ecoculturale Parmenides".

La metafisica va di là da tutte le scienze profane e anche sacre, quindi non è cosmologia, né ontologia che fa riferimento all’Uno principiale. Il sentiero metafisico, in riferimento alla Qabbālāh, è quello dell’Ain Soph, all’Alchimia è quello che risolve lo stesso Zolfo, al Vedānta è quello del Nirguṇa o Turīya. Per Platone-Plotino è la realizzazione dell’Uno-Bene, che trascende lo stesso Essere o Uno Molti”.

Il Sovrano Ordine dei Cavalieri Eidon, per mostrarsi, ha utilizzato un nome greco, Εĩδον, tempo aoristo del verbo greco Οράω (vedere), per il quale è stato presentato un articolo dedicato in questo blog, dal titolo: “Εĩδον – vedere, conoscere, sapere”. 

Questo termine, consigliato da Raphael per la nostra intenzione, descrive, nei termini occidentali, quello stato di realizzazione non duale che, di per sé, non può essere limitato ad un contesto tradizionale particolare. 

La scelta di tale nome vuole quindi testimoniare l’Unità sottostante a tutti i rami della tradizione metafisica. La quale ha mostrato “… quella Realtà assoluta che costituisce il fondamento del divenire e che è prospettata dagli insegnamenti tradizionali dell’Occidente e dell’Oriente: l’Uno-Uno o Uno-Bene di Platone, l’Uno di Plotino, l’Uno-senza-secondo di Śaṅkara”. (Dalla seconda di copertina del libro “Fuoco di Risveglio – unità nel cambiamento”, Raphael, Ed. Āśram Vidyā).

L’unità della tradizione metafisica nella sua universalità è, quindi, il nostro bagaglio iniziatico essenziale. Tuttavia, come già evidenziato, l’Ordine studia e pratica l’operatività particolare del Vedanta Advaita.

Se un percorso iniziatico è realmente operativo, pur riconoscendo l’universalità della Conoscenza non duale nelle sue molteplici forme, deve prospettare  la pratica di un solo insegnamento, perché ogni "ramo" della tradizione ha una sua particolare modalità operativa, che non può essere elusa dall’ingenuità o dalla dannosità di qualsivoglia forma di sincretismo iniziatico.


Arjuna
Eques a Silentio



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